Kypria - Giorgio Antonelli

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Poesie > Traduzioni
Kypria


dopo loro, terza, generò Helena,
meraviglia ai mortali, Nemesi,
che ha belli i capelli, un tempo,
quando s’unì in amore a Zeus,
re degli dèi, costretta dalla forza.
Cercava di fuggire, non voleva
unirsi in amore al padre Zeus,
figlio di Crono. La vergogna e l’ira
tormentavano l’animo: fuggiva
sulla terra, sull’acqua nera,
sterile, ma Zeus inseguiva,
bramava nel cuore di prenderla.
Lei, in forma di pesce,
ora sull’onda del mare che molto
risuona, ora sul fiume d’Oceano
e ai confini di Gaia, il profondo
molto turbò, e sulla terra fertile
sempre prendeva le forme feroci,
quante la terra nutre, per sfuggirgli.



(pubblicato in Archetipo della via, Lithos, Roma, 2018)
 
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