In che modo l’anima ha creato il mondo?
Nello stesso modo che la vede crearlo anche adesso e in ogni adesso.
Posto che l’anima è un incorporeo, si tratta intanto di concepire la relazione realmente intrattenuta dall’incorporeo col luogo.
Va qui colto il suggerimento di Porfirio il quale, così come lega il corpo al luogo, neoplatonicamente nega che qualsiasi incorporeo possa essere in un luogo...
Incorporeo non significa, però, non suscettibile di visione, di sogno, di immaginazione.
Una cosa è carne, altra è corpo.
Una distinzione fondante, questa, se si vuole intendere lo spirito che anima ogni docetismo e, alla sua luce, l’essere dell’immagine..