Ferenczi a Groddeck (11/10/1922):
"Io non credo alle autoanalisi ... L'analisi è, a mio avviso, un fenomeno sociale:"
Ferenczi a Groddeck (11/12/1922):
"Ammetto che ogni scienziato lavora con l'immaginazione, vale a dire con la logica inconscia e quindi che egli è originariamente poeta o artista."
Ferenczi a Groddeck ("1.12.1930):
" ... l'analisi, nella forma che assume presso di me, esige un sacrificio di sé molto più grande di quello a cui eravamo finora abituati."