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Pescara, Samizdat, 2001
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E' possibile un'esperienza "senza immagine"? Può l'Io accedere, e in che modo, nel regno, se un regno c'è, del "senza immagine"? |
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Il punto di partenza di questo libro è l'impiego da parte di Jung, in un luogo del suo epistolario, di un aggettivo: bildlos, che significa = "senza immagine". Ho provato a raccontare la storia di questo aggettivo nelle sue metamorfosi cristiano-orientali e dunque grecopatristiche e grecomonastiche, nei sui transiti medievali (la scuola renana di Meister Eckhart etc.) e in quelli rinascimentali, moderni e novecenteschi. |
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